L’appuntamento del mese riguarda questo magnifico frutto autunnale.
di origine asiatica, cinese e importato in Giappone 1000 anni fa, si coltiva in Italia dall’inizio del Novecento principalmente in tre aree: Campania (province di Napoli e Salerno, agro nocerino e nolano), Emilia Romagna (Romagna, provincia di Forlì) e basso Veneto, Sicilia (Mislimeri, provincia di Palermo).
Conosciamo le varietà, la maturazione ed il momento ottimale di consumo di questo dolce frutto così tipico della nostra campagna e con una produzione a basso impatto ambientale.
Ricordiamo le immagini autunnali, in una giornata di pioggia, di questo bellissimo albero privo di foglie ma con tutti i frutti arancioni e rossi ancora attaccati ai rami, che ne sono pieni? E’ una immagine bellissima.
Infine, il nome. Scopriamo che ne ha vari regionali, tra i quali per noi campani spicca legnasanta per una raffigurazione di verosimiglianza mariana nel seme. E loto, che rimanda ai classici Greci, ai loti di Tripoli. Ma il nome corretto è cachi, preferibilmente non declinabile.
notizie generali sul frutto e sull’albero
sul momento giusto di raccolta del cachi
ancora sulla maturazione dei cachi
storia del frutto di Romagna e una guida al consumo al momento giusto
abbiamo anche un cocktail, il Caribbean, con questo prezioso componente
notizie generali sul consumo, sulle doti nutrizionali
come si chiama questo frutto?
il mercato mondiale dei cachi
i kaki a polpa dura
il kaki vaniglia napoletano
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