Introduzione

ECOLOGIA, CUCINA E ECONOMIA DOMESTICA: L'INIZIO.

Le azioni quotidiane più semplici, come fare la spesa, cucinare, raccogliere i rifiuti, vengono perlopiù svolte seguendo insegnamenti di ba...

domenica 28 giugno 2020

ALBICOCCHE

Le albicocche sono un tipico frutto estivo.

Sono i frutti dell’albero di albicocco, Prunus armeniaca, pianta delle Rosacee come il ciliegio, il pesco ed il pruno.

Questo nome, Prunus armeniaca, ne svela in parte l’origine, almeno per gli antichi Romani: l’Armenia.

La pianta proviene però dalla Cina, e attraverso l’impero Persiano raggiunse il Mediterraneo.

Fu probabilmente molto apprezzato e diffuso in epoca di conquiste arabe. Il nome, infatti, sembra unire elementi latini, praecocum, con arabi, al-berquq, stando a leggerlo nelle varie lingue europee.

In Italia trova un luogo speciale per qualità e diffusione sulle pendici del Vesuvio.


Vedremo in questo breve post gli aspetti storici, produttivi, di qualità di questo frutto dal facile consumo e dal gusto estivo.

https://www.alimentipedia.it/albicocca.html

https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/medioevale/orto-frutti/Albicocca-frutto-della-bellezza.html

https://www.culturaeculture.it/natura/albicocca-proprieta-storia-79567/


Per prima cosa l’albicocca è un frutto estivo. In gran parte troviamo al fruttivendolo o al supermercato frutti di provenienza italiana, delle regioni del sud (Campania e Basilicata soprattutto) o dell’Emilia Romagna.

La raccolta dipende dalle varietà, dalle aree di provenienza, dall’annata, ma tendenzialmente inizia a fine maggio e termina a inizio agosto. Giugno, Luglio e Agosto sono quindi i mesi principali di consumo.

https://blog.giallozafferano.it/laraccoltadiricette/frutta-stagione-calendario-mese-mese/

http://www.crpv.it/doc/5160/InsertoNovitaVarietali3.pdf


Privilegiamo la frutta di stagione: sarà più conveniente, più ricca in nutrienti, a minore impatto per l’ambiente e per il territorio, e soprattutto più buona.

https://sorgentenatura.it/speciali/frutta-di-stagione-una-tabella-completa

https://www.elicriso.it/it/frutta/albicocche/


L’Italia è il primo produttore e consumatore europeo di albicocche.

Seguono Spagna, Francia e Grecia in Europa.

A livello mondiale è invece il quinto produttore dopo Turchia, Iran, Algeria e Uzbekistan.

Le principali regioni dove avviene la raccolta sono Campania e Emilia Romagna, seguite da altre regioni del sud.

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/39321/la-categoria-del-mese/produzione-consumi-prezzi-export-tutto-sullalbicocca


Questa sarà però una annata sfortunata per la produzione di albicocche, con una contrazione del 50% rispetto a quella scorsa (2019). Colpa indiretta dell’epidemia da Covid19?

No, la coltivazione è molto sensibile alle variazioni stagionali: necessita di un inverno non caldo e soffre di gelate primaverili. Quest’anno, purtroppo, un po’ in tutta Europa è avvenuto il contrario: un inverno troppo mite seguito da una primavera instabile e con gelate.

http://www.corriereortofrutticolo.it/2020/04/23/albicocche-in-europa-sara-unannata-scarica-a-causa-del-clima/

https://rivistafrutticoltura.edagricole.it/prezzi-frutta/albicocche-il-clima-abbatte-la-produzione-del-56/


Si deve prendere atto che negli ultimi 40/50 anni un cambiamento climatico che ha determinato la persistenza di inverni più miti ha modificato la coltivazione di albicocche in Europa.

https://valori.it/clima-cambiato-lo-dicono-le-albicocche/


Bisogna tenere conto che esistono numerose varietà, come di ogni frutto, anche di albicocche.

Qui le cultivar più frequenti.

Le principali diversità sono sul colore della buccia, consistenza di questa e della polpa, sul sapore.

Tra le varietà storiche più importanti, in Italia, sono la Vesuviana (le crisommole), le Preole, la Diavola, la Reale di Imola, la Thyrintos, la Pindos, la Galàtone, quella di Valleggia, l’amabile Vecchioni, la precoce di Toscana, quella della val Venosta, di Scillato, di Don Silvestro.

Provengono da varie parte d’Italia.

https://www.dissapore.com/cucina/varieta-di-albicocche/

http://www.caan.it/index.php/it/regolamento/regolamento-mercato-ittico/2-non-categorizzato/193-il-frutto-del-mese-l-albicocca


Tuttavia la produzione agricola oggi si concentra molto su nuove varietà che meglio si adattano alle esigenze di mercato e alle richieste dei consumatori. Qui una panoramica:

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/25431/in-evidenza/albicocco-ecco-le-cultivar-di-oggi-e-di-domani-qualita-e-bellaspetto-fondamentali


Alcune varietà sono presidi slow food, caratterizzano un territorio e per questo hanno un valore aggiunto.

Abbiamo accennato all’origine che i Romani identificavano con l’Armenia la provenienza delle albicocche (che chiamavano mele armene), e tale è rimasto il nome latino dell’albero.

In effetti le albicocche sono per gli armeni oggi un frutto nazionale.

http://www.turismoitalianews.it/focus/36-focus/14708-dalle-albicocche-ai-khachkars-ecco-i-simboli-della-tradizione-dell-armenia-da-noe-all-ararat-l-orgoglio-di-un-popolo

https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/albicocca-shalakh/


Storicamente il Vesuvio è stata la più rilevante area italiana di produzione di albicocche.

Ancora oggi la Campania è la principale regione produttrice italiana e l’80% della raccolta si concentra alle pendici del Vesuvio.

Colpisce anche il nome dialettale delle albicocche, crisommole, di verosimile origine greca (χρυσόμηλον mela dorata).

http://agricoltura.regione.campania.it/tipici/albicocca.htm

http://www.gastronomiamediterranea.com/le-albicocche-del-vesuvio-il-mito-che-non-ce/


L’albicocca ha il gran pregio che non va sbucciata.

Una buona sciacquata sotto acqua corrente, e si divide facilmente in due parti pronte da mordere.

Il problema però è che non è semplice trovarle al giusto punto di maturazione e, quando lo sono, è anche difficile conservarle a lungo.

Qualche consiglio: che abbiano un colore uniforme, giallo arancio o giallo rosso, senza aree verdine.

Che abbiano una buccia liscia e una polpa leggermente morbida alla pressione. Che siano profumate.

Se sono mature, si conservano poco (2-3 giorni) e preferibilmente in frigorifero.

http://vitovitelli.blogspot.com/2017/05/albicocca-tutto-quello-che-bisogna.html


Ma il pregio dell’albicocca è che non va mangiata unicamente come frutto fresco.

Possono essere essiccate o, soprattutto, trasformate in marmellate e conserve.

https://dietistaroma.com/albicocche-essiccate-le-numero-uno-contro-linvecchiamento/

https://ricette.giallozafferano.it/Confettura-di-albicocche.html


Ed esistono numerose ottime ricette con albicocche: preparazioni dolci, salate, marmellate, centrifugati.

https://www.lacucinaitaliana.it/topic/albicocche/


Mangiare le albicocche fa bene. Per la verità mangiare la frutta fa sempre bene.

Le albicocche sono fonte di vitamine (soprattutto vitamina A), di minerali, di acqua, di fibra.

https://www.humanitas.it/enciclopedia/alimenti/frutta/albicocca

https://smartfood.ieo.it/alimenti/albicocche/


Un albero di albicocche non è troppo grande e può trovare posti in piccoli giardini.

Qui qualche indicazione per la scelta della cultivar giusta (che sia una albicocca saporita e gustosa e non una adatta a diventare marmellata) e per la sua coltivazione:

http://www.ortosemplice.it/frutta/albicocco-prunus-armeniaca/

https://www.agraria.org/coltivazioniarboree/albicocco.htm

https://www.giardini.biz/piante/piante-da-frutto/massimo-fornaciari/


Bene, buona scorpacciata di albicocche!

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