Questo mese parliamo di una famiglia di agrumi che al meglio rappresentano la frutta invernale: arance e mandarini.
Affronteremo inoltre le loro varietà e derivazioni più comuni, le clementine, i mandaranci e i kumquat.
Come sempre, quando si parla di frutta, affrontiamo:
origine del frutto
varietà del frutto
quando è periodo
produzione mondiale e italiana
qualità benefiche
coltivazione in giardino
curiosità
Gli agrumi sono una grande famiglia di alberi da frutto, probabilmente originari dell’Asia orientale, da cui, attraverso incroci, sono originate le varietà che oggi conosciamo.
I cosiddetti frutti originari sono 3: pomelo, cedro e mandarino.
Le varietà di agrumi più diffuse sono limone, lime, arance (dolci, da tavola e da spremuta, amare), mandarini, clementine, pompelmo, bergamotto, chinotto, kumquat.
Ma torniamo alle nostre arance.
Nella notte dei tempi, attraverso impero persiano, mondo greco romano, arabo, la loro coltivazione raggiunge il Mediterraneo dove, nel sud Italia ed in particolare in Sicilia, trovano una fiorente collocazione.
La distinzione principale è tra arance dolce e amare.
Di entrambe esistono numerose varietà.
Le arance dolci sono quelle che mangiamo come frutti, oppure beviamo in spremute.
Dalle arance amare si preparano invece liquori, dolci industriali o anche se ne fa un uso cosmetico.
Analogo viaggio, dall’Asia orientale al Mediterraneo, ha compiuto la coltivazione del mandarino, con tutte le sue varietà. Tuttavia la sua introduzione in Europa data all’inizio dell’Ottocento.
E’ interessante il nome di questo frutto. Mandarino deriva dal colore dell’abito arancione dei dignitari imperiali dell’antica Cina. Tale termine indica inoltre la lingua cinese del nord.
Esistono numerose varietà di arance.
Tra le arance dolci, si distinguono quelle a polpa gialla-arancio e a polpa rossa, dovuta essenzialmente alla ricchezza, in quelle rosse, di pigmenti (antocianine) che ne arricchiscono le proprietà benefiche.
Un’altra caratteristica che è presente solo in alcune varietà è quella dell’ombelico (o Navel): un secondo piccolo frutto in stato di formazione presente, sotto l’apice, all’interno dell’arancia.
Diverse varietà significano un diverso periodo di maturazione che consente di poter disporre di arance fresche per un lungo periodo dell’anno (da fine novembre a maggio inoltrato).
Le varietà più presenti in Italia sono:
arancia rossa di Sicilia: sono alcune varietà a polpa rossa (Moro, Tarocco, Sanguinello) con Indicazione Geografica Protetta.
arancia di Ribera: IGP dalla provincia di Agrigento (varietà Brasiliano, Washington Navel e Navelina).
arancia del Gargano IGP: arancia Duretta, colore chiaro, pochi semi, pezzatura media, marzo.
arance Sanguinello e Sanguigno: arance rosse, da febbraio ad aprile.
arancia Belladonna: grande, colore arancio, pochi semi, da dicembre a marzo.
arancia Biondo Comune: polpa arancio, sapore gradevole e dissetante, elevata resa in succo, scarsi semi.
arancia Brasiliano (Navel): da dicembre ad aprile.
arancia Moro: arancia rossa, succosa, priva di semi, da dicembre a febbraio.
arancia Navel: grande pezzatura, colore arancio, poco succosa. Da novembre a maggio.
arancia Navelina: novembre.
arancia Washington Navel: da dicembre a marzo.
arancia Navelate: polpa arancio, succosa, priva di semi.
arancia Ovale Calabrese: tardiva, da marzo a maggio.
arancia Tarocco: da dicembre a maggio. Polpa giallo-aranciato con strie rossastre, pigmentata. Variante pregiata.
arancia Newhall: colore arancio.
arancia Thompson: da febbraio ad aprile.
arancia Belladonna: da dicembre a marzo.
arancia Valencia: la più coltivata al mondo. Aprile-maggio.
Per i mandarini ci sono meno varietà.
Alcuni incroci quali mandaranci e clementine hanno grande notorietà.
la varietà Avana è la più diffusa al mondo. Altre varietà sono King, Cleopatra, Satsumi, Tangeri e cinese (kumquat).
I mandaranci sono un ibrido tra mandarino e arancio amaro.
Le clementine sono un ibrido tra mandarino e mandarancio.
quando è periodo di arance?
Varietà diverse di arance consentono di averne da novembre a maggio.
E degli altri agrumi?
mandarini: da fine novembre a marzo
mandaranci: da fine novembre a febbraio
clementine: da fine novembre a gennaio
kumquat: da dicembre a febbraio
Esistono poi varietà particolari, come i mandarini Satsuma, incrocio tra clementina e pompelmo, che si raccolgono quando la buccia è ancora verde, e si consumano più precocemente.
Arance e mandarini sono i frutti per eccellenza cui si attribuiscono qualità benefiche per affrontare l’inverno con il suo freddo ed i suoi virus.
L’arancia, come ogni frutto, facilita l’idratazione. Inoltre, è ricco in vitamine A e C.
Poi, per la quota di fibre, fa bene al tubo gastro-enterico e alle sue emissioni.
Preferibilmente, non si consumano prima di coricarsi, potendo esacerbare i disturbi di chi soffre di malattia da reflusso gastro-esofageo.
Analoghi benefici per mandarini, mandaranci e clementine:
Ma se è chiara la differenza tra arance e mandarini, come distinguere esattamente mandarini, clementine e mandaranci?
clementine e mandarini differiscono per almeno 4 caratteristiche:
le clementine non hanno i semi, hanno una forma rotonda, una buccia più tendente al rosso, un sapore più dolce. I mandarini hanno semi, una forma più schiacciata, una buccia più tendente al giallo, un sapore più aspro.
Qualche approfondimento distintivo tra mandarini, clementine e mandaranci:
I nomi dei frutti tendono ad essere al femminile rispetto all’albero che è al maschile. Gli agrumi fanno eccezione, tenendo spesso al maschile anche il nome del frutto, ma non per le arance, che è più corretto chiamare al femminile.
La clementina prende il suo nome dal suo inventore, Clément Rodier, missionario francese in Algeria che nel 1902 ne mise a punto l’ibrido.
Spagna, Cina e Sudafrica sono i principali paesi produttori esportatori al mondo di agrumi.
Tra gli agrumi, il frutto in assoluto più coltivato è l’arancia.
Per la sola produzione, spiccano nel mondo Brasile, Stati Uniti e Cina, in Europa Spagna e Italia (con produzione concentrata nelle regioni Sicilia, più del 50% della produzione, e Calabria.
Analoga la distribuzione della produzione mondiale di mandarini, con in vetta stati del Mediterraneo, Sudafrica e Stati Uniti.
Complessivamente, l’Italia è il terzo produttore del Mediterraneo di agrumi, dopo Spagna ed Egitto.
Le regioni maggiormente interessate sono Sicilia e Calabria, a seguire Puglia Basilicata Sardegna Abruzzo e tutte le regioni che affacciano sul Tirreno. Aumenta la produzione del biologico.
Comunque, la quota di importazione supera quella di esportazione.
Come coltivare un albero di arancio:
Come coltivare un albero di mandarino:
E, per concludere, un simpatico vademecum dei frutti più frequenti pensato per gli scolari:
Al prossimo appuntamento, il prossimo anno!
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