Introduzione

ECOLOGIA, CUCINA E ECONOMIA DOMESTICA: L'INIZIO.

Le azioni quotidiane più semplici, come fare la spesa, cucinare, raccogliere i rifiuti, vengono perlopiù svolte seguendo insegnamenti di ba...

martedì 30 aprile 2019

MAGGIO 2019


frutta: finger lime, albicocche, amarene (visciole, marasche), fichi fioroni, nespole, fragole, ciliegie, pompelmi.

frutta esotica: banane.

verdura: aglio rosso, bietole, chayote, fave, patate novelle, piselli, taccole, zucchine (anche fiori), asparagi, cipollotti, fagiolini, ravanelli, aglio, carote, borragine, agretti, cicorie, cipolle, coste, finocchi, rafano, rucola, menta, maggiorana, aneto.

pesce pescato: sugarello, sgombro, gallinella, spigola (branzino), sarago, leccia, palamita, pagello, cefalo (muggine), mormora, zerro, occhiata, aguglia, orata, alice.

pesce, frutti di mare di allevamento: cefalo (muggine), cozze, ostriche, rombo chiodato, capasanta, vongola.

pesce da allevamenti certificati da consumare con moderazione: branzino o spigola, orata, storione, trota, salmone.

funghi: prugnolo (di san Giorgio)

martedì 23 aprile 2019

RICICLAGGIO DELLA CARTA

Questo mese, un po’ in ritardo, tra feste ed altro, propongo un approfondimento tornando al tema del riciclaggio, questa volta su un materiale il cui riciclo è piuttosto efficiente: la carta.

-ricordate la plastica invece? la abbiamo affrontata pochi mesi fa: 

La carta, materiale di uso quotidiano, nonostante prima i calcolatori elettronici e poi i dispositivi portatili e la rete internet ne abbiano diminuito la necessità d’uso, è sempre presente sulle nostre scrivanie, nelle nostre tasche.
Fortunatamente, parliamo di un materiale che disperso in ambiente fa molti meno danni della plastica, e parliamo di un materiale ben riciclabile e il cui uso in forma riciclata è diffuso.        
Purtroppo, ha comunque un impatto se si pensa al fatto che per produrre carta servono alberi, e questi possono essere gestiti in maniera non ottimale (pensiamo sempre alla trasformazione della foresta equatoriale in piantagioni). Inoltre, anche se oggi serve ad ogni individuo meno carta rispetto a 20 anni fa, il numero di esseri umani è invece cresciuto di circa 2 miliardi, aumentandone il bisogno complessivo.


Il consumo di carta.

Possiamo analizzare l’argomento da vari punti di vista.
Per prima cosa, una buona notizia è che se la fonte della carta è corretta, il suo l’utilizzo non danneggia l’ambiente, anzi, fa parte di una filiera sostenibile. Questo piccolo vademecum del Comieco, il consorzio nazionale per il riciclo della carta, ne illustra i principali luoghi comuni sul suo utilizzo che non corrispondono alla realtà:

Quanta carta consumiamo?
Si stima che al mondo si consumano circa 400 milioni di tonnellate all’anno di carta.
Cina, Stati Uniti, Giappone e Germania ne sono i maggiori utilizzatori.
Ma consideriamo che più della metà serve a produrre imballaggi:

Il riciclo della carta.

Questi i dati di riciclo in Italia oggi: oltre l’80% di imballaggi in carta recuperati, per un recupero finale pari al 55% del materiale reimmesso (vale a dire che più della metà della carta che viene prodotta proviene da carta riciclata).


Riciclare la carta è importante: non solo per l’abbattimento di uso di materia prima, ma anche perché produrre carta riciclata necessita del 60% di energia in meno e dell’80% in meno di acqua.
Ad oggi, nel mondo, se ne ricicla circa il 50%, a fronte di un potenziale di riciclabilità superiore al 75%.

E qui qualche dato sull’efficienza della raccolta differenziata della carta:

Questi articoli, analizzando gli aspetti economici ed i benefici del riciclaggio della carta, pongono attenzione su un problema importante: la qualità alla fonte. 
Carta riciclabile è carta ben selezionata da chi la immette nel circuito del riciclo, cioè noi cittadini che la conferiamo nei bidoni dedicati: è importante che contenga meno impurità possibili (eliminare il cellophane delle riviste, conferirla senza buste di plastica):
Se la carta è ricca di impurità non è ben riciclabile. E, da almeno un anno, non è più esportabile in Cina (discorso analogo alla plastica non ben differenziata).

Plastica, metalli, legno, sabbia spesso si trovano frammisti alla carta e non ne consentono il riciclo:

Fattivamente, cosa succede a carta e cartone dopo che lo abbiamo deposto nel contenitore per il riciclo? Dal macero il suo riutilizzo:

Qualche dubbio su quale tipo di carta si ricicli e quale no?
Per esempio gli scontrini no, la carta sporca no, la carta del salumiere no.
Qualche guida:

Qualche idea per il riciclo creativo:

Falsi miti sul riciclo della carta:

Un articolo sui problemi di raccolta differenziata al Sud, che ha tassi di riciclo per abitante inferiori rispetto al resto d’Italia. Parte del problema sta in una minore sensibilità dei cittadini, parte sta in una scarsa capacità di raccolta e smistamento. 

La situazione in Campania:

Carta, cartone e Tetrapak. Cosa sono, come li identifichiamo.

Tipo di carta:
da queste pagine leggiamo che il materiale in carta è indicato da un numero che va da 20 a 29, indicando diversi tipi di carta (es. 20 cartone ondulato 21 cartone non ondulato 22 carta etc).

Il logo PEFC e FSC indica che la provenienza della carta è per almeno il 70% proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile.

Tetrapak
Come è fatto e che fine fa questo materiale che era il contenitore per eccellenza del latte, del pomì, dei succhi di frutta ai tempi della nostra adolescenza?

Ed ecco il sito ufficiale:

Dove si butta il tetrapak? Questa app ci dice dove conferirlo per ogni comune in cui ci troviamo.

a Napoli, l’ASIA dispone che vada nella carta:

Questa azienda italiana mostra come ricicla il tetrapak:

Ed ecco i possibili destini dei 3 componenti del tetrapak: carta (75%), polietilene (20%) e alluminio (5%):

Bene.
Spero che abbiate avuto piacere a leggere insieme su questa tematica.
Soddisfazione, per l’elevato riciclo che ne facciamo, e serenità, per le fonti correttamente gestite di origine e per l’elevata quantità di forma riciclata.
Una sensazione migliore rispetto a quella avuta al termine di tutti i precedenti approfondimenti (plastica, ma anche cioccolato, banane, pesce).
Ci rimane l’importanza di preferire l’acquisto di carta riciclata, anche per la stampante, di stare attenti alla fonte, che deve essere certificata, e, naturalmente, di non sprecarla.
Soprattutto, di riciclarla nel modo corretto: conferire al riciclo carta e cartoni senza contaminanti (cellophane, scontrini, carta del salumiere, carta sporca, nastro adesivo) e senza buste di plastica.


A presto.