Introduzione

ECOLOGIA, CUCINA E ECONOMIA DOMESTICA: L'INIZIO.

Le azioni quotidiane più semplici, come fare la spesa, cucinare, raccogliere i rifiuti, vengono perlopiù svolte seguendo insegnamenti di ba...

domenica 17 febbraio 2019

CACAO e CIOCCOLATO


Carissimi,

iniziamo una serie di approfondimenti su prodotti di consumo quotidiano che vengono da molto lontano. Tutti noi facciamo uso di caffè, zucchero, cioccolato, tè più volte al giorno. Eppure, solo dalla fine degli anni Sessanta questi sono entrati davvero in tutte le case. Un tempo si chiamavano coloniali (e qualche insegna di qualche negozio non rinnovato ancora porta questa dicitura), erano costosi e non sempre disponibili: si mangiava il surrogato di cioccolato e si beveva l’orzo invece del caffè.
Questo perché sono prodotti di importazione. Vengono dal Sud America, dall’Africa, dall’India.
Oggi, tutto questo è rapidamente disponibile a tutti, anzi, forse, per il cioccolato, lo è fin troppo, tanto che spesso si associa l’idea di cibo spazzatura alle tante merendine confezionate disponibili ormai ovunque.
Il problema, in realtà, è però diverso e in questa raccolta di fonti lo vediamo insieme.
Iniziamo dal cioccolato o, meglio, dal cacao (la pianta da cui si ricava la materia prima per produrre il cioccolato).
Tutto il mondo consuma prodotti di cioccolato per cui è indispensabile la coltivazione del cacao.
Ma la coltivazione del cacao dove avviene?
E’ sostenibile per la Natura?
E le persone che ci lavorano ricevono un compenso adeguato?
Analizziamo insieme:

Quando si parla di cacao, i primi articoli che vengono fuori ci insegnano dell’esistenza di 3 principali varietà di cacao: Criollo, Forastero e Trinitario.
Tali differenze per la verità raramente determinano la nostra scelta del prodotto finale.

In realtà dalle coltivazioni di Cacao in zona equatoriale in Africa, Sud America e estremo Oriente alle tavolette e ai cioccolatini in vendita nelle boutiques, nei supermercati e dai tabaccai c’è un lungo percorso.

In questo trafiletto il punto di partenza del nostro viaggio alle origini del Cioccolato:
miliardi di consumatori, milioni di piccoli produttori e solo una decina di organizzazioni che si occupano della trasformazione:

Europa e Nord America sono i maggiori consumatori di cacao, eppure il mercato sta cambiando con la crescita quantitativa dell’Asia:

Per quanto ne concerne la produzione agricola, essa sembra basarsi in grande maggioranza su piccole piantagioni di singoli agricoltori.
Il prodotto viene poi trasformato, ed in gioco vi sono pochissimi attori, e distribuito.
Questo vademecum ci illustra tutte le fasi che separano il cacao dall’albero alla tavoletta di cioccolato:

Ci sono reti che investono sulle condizioni economiche dei lavoratori e sul benessere ambientale: il contributo del mercato equo e solidale.

Ecco attraverso un’inchiesta di Repubblica un interessante approfondimento sulle problematiche connesse con la produzione di cioccolato e l’ambiente:

Ecco delle analisi sulle problematiche connesse con i guadagni del cacao e sulle difficoltà dei paesi coltivatori di poterne avere un agevole consumo e con un valido margine di guadagno:

Abbiamo focalizzato molto l’attenzione sul ruolo dei coltivatori e sul bisogno per loro di maggiori tutele e sull’importanza di un maggior margine di guadagno.
Ma un secondo problema assolutamente rilevante oggi da considerare è l’impatto ambientale dei prodotti coloniali. Ciò è sia dovuto alla loro coltivazione, non sempre eseguita a tutela dell’ambiente e talora anche comportando sacrificio di foresta, sia al trasporto:

Il problema delle piantagioni illegali di cacao:

La deforestazione in Ghana e Costa d’Avorio per la produzione di cacao:

Abbiamo letto in precedenza delle due principali certificazioni internazionali presenti per una produzione sostenibile ambientale e dei lavoratori del cioccolato, prevalentemente in uso ad opera delle grandi aziende di trasformazione e distribuzione:

I grandi marchi produttori di cioccolato mostrano nelle loro pagine web il loro impegno per una gestione responsabile delle risorse e per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori:

Ed ecco il sito dell’Organizzazione Internazionale del Cacao:

Peraltro, i cambiamenti climatici, conseguenza anche della deforestazione nelle zone di produzione, possono determinare l’estinzione della pianta di cacao:

Informazioni mediche sul consumo di cacao:

Cioccolato crudo biologico:

L’origine dell’uso del cacao in Sud America:

Consigli su come coltivare una pianta di cacao (non in Italia però):

Puoi piantare un albero di cacao sia per aiutare un piccolo agricoltore sia per contrastare l’aumento di CO2:

Il cioccolato a Napoli:

In conclusione, non penso che dopo aver letto queste notizie faremo categoricamente a meno del cioccolato.
Certo, possiamo fare delle considerazioni: il peso della deforestazione, dell’impatto ambientale, delle condizioni di lavoro degli agricoltori possano spingerci verso un acquisto più oculato. Dovendo comprare una tavoletta di cioccolato, cercheremo volentieri un marchio che ci dimostri tutela ambientale e dei lavoratori. Magari che ci dia informazioni sull’origine. Ma, a ben pensarci, gran parte del cioccolato lo si mangia perché è presente in una torta, un dessert, oppure si tratta di cioccolaterie artigianali. In questi casi, può essere più difficile conoscerne l’origine.
Insomma, come sempre si tratta di punti di partenza.

Al prossimo appuntamento.

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